L'attività educativa a scuola si presenta come uno scambio comunicativo attraverso un dialogo.
La comunicazione educativa è innanzitutto una trasmissione di informazioni tra un mittente(l'insegnante) e un destinatario(l'alunno). Questo dialogo deve tenere una dinamica circolare che si verifica quando i ruoli dell'alunno e dell'insegnante si scambiano.
deve essere un vero e proprio dialogo basato sulla partecipazione attiva di entrambi gli interlocutori.
Per evitare che la comunicazione sia disturbata è opportuna la metacomunicazione esplicita,il ricevente dichiara di aver ricevuto e compreso il messaggio,esso avviene tramite la funzione metelinguistica (capisci?).
Molto importante è che l'insegnante o l'educatore anche chiamato FACILITATORE verifichi e apprenda l'efficacia della sua comunicazione.
FACILITATORE
termina con il quale s'intende un professore.con il compito di facilitare lo studio e l'apprendimento scolastico agli studenti.
RUOLI E FUNZIONI NEL DIALOGO EDUCATIVO
Nel dialogo educativo sono importanti 2 termini della sociologia,status e ruolo
STATUS indica la posizione che una determinata persona occupa nella società e quindi implica una gerarchia,cioe un rapporto tra un superiore(insegnante) e un inferiore(alunno).
RUOLO indica il comportamento di chi occupa quel ruolo.
L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE
il dialogo educativo tra un insegnate e lo studente è condizionato da molti fattori,come l'immagine che l'allievo ha elaborato dell'insegnante,oppure la modifica dell'atteggiamento dell'alievo in base all'influenza che il gruppo classe ha su di lui.
Lo psicologo francese Marc Posic ha rilevato che un gruppo class è formato da:
1)Un gruppo di bambini o adolescenti
2)Un solo adulto
3)rapporti costanti
4)presenza obbligatoria e finalizzata a uno scopo
5)ambiente funzionale e attrezzato
Anche i rapporti all'interno del gruppo classe sono influenzati da fattori esterni:estrazione sociale,disponibilità economica...tutti fattori che possono determinare la formazioni di sottogruppi.
il sociologo statunitense Talcott Parsons ha tratto la conclusione che esistono 2 tipi di gruppi classe:
il gruppo che accetta le regole del gioco e quindi prosegue il prestigio derivato dal successo scolastico
il gruppo che sviluppa un orientamento egocentrico centrato sul comportamento dei coetanei.
Anche Kurt Lewig ha studiato questi rapporti e ha trovato 3 tipi di stili relazionali:
guida dominante
guida antiautoritaria
guida autorevole
